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lunedì 11 aprile 2022


MUHAMMAD ALÌ


Muhammad Ali nato il 17 Gennaio 1942 a Lousville, morto il 3  giugno 2016, e' stato un pugile Statunitese. 

Sin dagli inizi della carriera, Ali si contraddistinse come una figura carismatica, controversa e popolarizzante sia dentro sia fuori dal ring.

Il pugilato è stato nominato lo SPORT DEL SECOLO

Alì inizialmente conosciuto con il nome di battesimo CASSIUS CLAY, iniziò ad allenarsi all'età di 11 anni. Vinse l'oro olimpico ai giochi di Roma nel 1960 e nel 1964, all'età di 22 anni, conquistò il titolo dei pesi massimi sconfiggendo SONNY LISTON. 

Alì e stato nominato “THE GREATEST” (il più grande). In un'era dove molti pugili lasciavano parlare il proprio manager, Ali ispirato dal WRESTLER GORGEOUS GEORGE, si ritagliò il proprio spazio divenendo famoso come personaggio provocatorio e stravagante.

Nel 1984 ad Ali fu diagnosticata LA SINDROME DI PARKINSON.


Mario Singh 2D


sabato 29 maggio 2021

I.C. Ardea II premiato per lo Slogan più originale

Si è svolta venerdì 28 maggio presso l’Istituto Comprensivo Ardea II la premiazione della classe vincitrice del progetto “Crea uno Slogan” alla presenza di Carlo Rossetti presidente dell’A.I.S.A. Lazio e della Dirigente Scolastica dott.ssa Fulvia Schiavetta. Il progetto aveva lo scopo di sensibilizzare i giovani verso l’atassia, un disturbo consistente nella mancanza di coordinazione muscolare che rende difficoltoso eseguire i movimenti volontari da parte di chi ne è affetto. La quarta C della scuola primaria, guidata dalla maestra Annamaria Pagliaro si è aggiudicata il primo premio con lo slogan: "L'unione fa la forza e lo sport unisce ...tutti in un unico puzzle”. Encomio anche per la quarta B e quarta D per i bellissimi lavori presentati. 








martedì 12 giugno 2018

INCONTRO CON LA SCUOLA DI ARTI MARZIALI


Il 30 maggio c’è stato un incontro con la scuola di arti marziali ”ASD JUDO FINTESS CLUB TOR SAN LORENZO”. Sono stati presenti gli alunni delle classi 2E,2A ed 2F accompagnati dai professori: CERRI, COLAZZA, SPILLA, MATTEUCIG E VENIR. L’incontro è avvenuto tra le ore 9 e le ore 11,dove i ragazzi della scuola di arti marziali, ci hanno fatto vedere cosa hanno appreso nel corso del tempo. A fare Judo c’erano anche ragazzi della nostra scuola, e ragazzi con delle problematiche che nonostante tutto, sono riusciti a praticare questa disciplina. L’incontro è stato molto interessante, divertente e istruttivo,  gli istruttori sono stati molto gentili con noi, e soprattutto pazienti ed educati. Noi alunni abbiamo visto ragazzi che usavano dei metodi di pratica molto evoluti  per l’autodifesa. Verso la fine dell’ incontro, gli istruttori, hanno fatto provare delle tecniche anche ai prof. Cerri e Matteucig e a un ragazzo della 2A . Ci hanno spiegato che il judo serve per autodifesa e non per attacco. In conclusione l’ incontro è stato una bellissima esperienza.
VALERIO BRUNI E GIORGIA GUBITOSO 2E

martedì 1 maggio 2018

L’abbandono del calcio


LA MIA ESPERIENZA PERSONALE
L’abbandono del calcio
COSA É SUCCESSO?



Era già da tempo che avevo deciso di lasciare il calcio per un motivo ben preciso: la scuola mi stava affaticando molto per via dei tanti compiti e non riuscivo sempre ad andare agli allenamenti. Allora il Mister, visto che mancavo almeno un giorno a settimana, cominciò a farmi  giocare meno frequentemente, demoralizzandomi. Da quel momento non riuscivo più a giocare come sapevo e quindi non avevo nemmeno tanta voglia. Il vero abbandono però avvenne circa un mese fa,durante una partita molto importante,in cui ci giocavamo la salvezza. Il Mister non mi fece entrare, e  mi mandò a riempire le borracce per i miei compagni. Dopo esser ritornato in panchina,il Mister mi vide molto nervoso e decise di farmi entrare. Non aveva capito che ormai era troppo tardi. Finita la partita io dissi a mio padre e a mia madre che non amavo più questo sport. Infatti da quel momento non ci andai più e decisi di dedicarmi maggiormente allo studio. Però in realtà quest’abbandono l’avevo già considerato a settembre,per via di un altro allenatore che mi aveva letteralmente fatto passare la voglia di giocare. A dicembre quindi,andando  in un'altra società dove ho incontrato il Mister di cui parlavo prima,mi sono definitivamente convinto di abbandonare il calcio.Come dice il proverbio “sai cosa lasci ma non sai cosa trovi”.

MARCO D’AMICO IIIE

lunedì 2 aprile 2018

LA DANZA STA CON ME



La danza per me è tutto , danzando riesco ad esprimermi  e sfogarmi.
Ho sempre partecipato a tutti saggi, sicura di me fin da quado avevo due anni .                                                  
Ballavo anche sola su un palco con più di 100 persone che mi guardavano danzare e sinceramente essendo sicura di me non mi vergognavo affatto , anzi ero felice di ciò.                                                                               
Mi piaceva apparire all’improvviso su un palco , proprio quando tutti non se lo aspettavano .
Beh a chi non piacerebbe vedere una bambina di soli 4 anni danzare sola su un palco e fare cose che neanche ora riesce fare , una cosa un po’ strana ma è vera.
Oggi invece mi vergogno di apparire in pubblico; non perché io non sia abbastanza brava, ma perché ho sempre paura di sbagliare , sempre l’ansia che al pubblico non piaccia.
Però sapete , è proprio perché devo sconfiggere la paura che  non mi arrendo mai .              
Tutti noi dobbiamo seguire i nostri sogni senza che nessuno ce lo impedisca , senza  seguire i  consigli sbagliati di una falsa amica,che vuole solamente farci stare male.

MARTINA DI PETRILLO IIF

domenica 1 aprile 2018

JUDO




Lo Judo nasce in GIAPPONE ,inventato da Jikorocano.
Jikorokano ha fondato lo judo per non usare la violenza .
Lo judo viene dal jujizzu  che Jikorokano praticava,ma  era troppo violento.
Dopo la sua morte,i suoi allievi hanno portato avanti la sua palestra,dandogli  nome  KODOKAN.

Mio zio è stato il primo sul territorio ardeatino ad aprire una palestra di judo e mio padre ora,ne ha continuato la tradizione.
Mio padre ha 5 dan e mio fratello 1 dan .
Sul Tatami ci si sale per conoscere  se stessi e scoprire come si è veramente,e quale sia il proprio carattere davanti a delle difficoltà.
Sul Tatami c’è rispetto.

Io ho iniziato a fare judo all’età di 8 anni.
Mi alleno 5 volte a settimana e sono arrivato primo ai campionati regionali,grazie anche alla mia tecnica preferita ;YOKO tomoe nage.

Quando vinco,cerco sempre di rendere partecipe anche il mio sfidante,come quella volta in cui dopo l’incontro,lo vidi seduto dietro di me, corsi subito sugli spalti e lo trovai dopo 2 scalini,lo abbracciai,mi levai la medaglia dal collo e la misi sul suo ,ma lui non volle.Da allora siamo diventati ottimi amici.

JUDO significa via della saggezza.

Marco Coco IIF


domenica 18 marzo 2018

LA MORTE DI DAVIDE ASTORI




È già da un po’ di giorni che il mondo del calcio e non solo, è in lutto per la morte di Davide Astori, calciatore e capitano della squadra Fiorentina.
La mattina del 4 marzo la sua squadra si trova ad Udine perché deve  disputare una partita nel pomeriggio e Davide, che di solito è sempre il primo ad arrivare a colazione, quella tragica mattina non si presenta  all’appuntamento  e la società preoccupata invia un massaggiatore a controllare se è tutto apposto, ma dopo aver provato a bussare e vedendo che il calciatore non risponde, si allarma e chiama i proprietari dell’hotel per farsi aprire la camera. Appena entrati però trovano il corpo di Davide privo di vita.
L’ultimo ad aver visto il capitano in vita è il portiere della squadra, Sportiello, che ha giocato con lui alla play la sera precedente alla morte. Davide ha dimenticato  nella stanza  del compagno le scarpe e scrive poi al portiere che passerà  a prenderle la mattina dopo, ma non ci andrà mai perché la stessa mattina perderà la vita.
A causa della sua improvvisa morte, avvenuta per un arresto cardiocircolatorio, il povero calciatore non potrà crescere sua figlia di 2 anni e non potrà sposare la sua compagna.
Il 4 marzo in onore di Davide non è stata giocata nessuna delle partite in programma e le squadre Genova e Cagliari hanno ricevuto la notizia durante il riscaldamento e non hanno trovato la forza di giocare.
Nelle partite giocate quel giorno negli altri campionati è stato ricordato Astori con un minuto di silenzio, cosa che è successa poi in Champions ed Europa League e  nel  turno successivo di Serie A.
Sempre in Serie A  le squadre hanno giocato con la scritta “Ciao Davide” sulla maglia.
Le squadre con cui ha giocato più tempo, ovvero Cagliari e Fiorentina, hanno ritirato la maglia numero 13 in suo onore.
I  suoi tifosi hanno voluto onorare il loro capitano attaccando tutti i ricordi che avevano di lui tra cui sciarpe e magliette fuori dallo stadio e dopo due giorni di lutto i giocatori della Fiorentina con lo staff sono andati a rendergli omaggio  attaccando due sue magliette con gli autografi di tutti insieme ad un poster con la sua foto con sopra i tweet di tutti i giocatori.
In un evento tragico come questo, sono stati fatti applausi dalla tifoseria fiorentina nei confronti della squadra della Juventus che è arrivata direttamente a Firenze da Londra, dopo la partita con il Tottenham, per il funerale di Davide.
A fine funerale i tifosi fiorentini hanno onorato il capitano urlando “Davide uno di noi” e cantando l’inno della loro squadra, e  all’uscita della bara hanno lanciato fumogeni  viola.
Che dire questa notizia ha distrutto tutti noi che  non troviamo altre  parole se non solo.        
       
CIAO DAVIDE

Fabio Oliviero e Alessio Di Raimo 3^B


giovedì 15 marzo 2018

HOCKEY SU PRATO



Uno sport diverso dagli altri
Tutti noi conosciamo molti sport come: il calcio, il tennis, il nuoto e molti altri ancora ma questo articolo riguarda uno sport che a mio parere molti ragazzi della mia età non conoscono molto bene, lo sport a riguardo è HOCKEY sul PRATO. Non è come l’hockey sul ghiaccio perché il campo su cui si gioca non è ghiaccio ma tradizionalmente prato e in caso di brutto tempo si gioca su dei campi interni di gomma. Nella nostra scuola, giorni fa,  è venuto a parlare il campione di questo sport cioè Andrea Corsi. Lui ci ha raccontato molte sue esperienze avvenute negli anni e molte possibilità che gli ha offerto per esempio il viaggiare nel mondo per le varie gare dove lui ha partecipato. L’hockey sul ghiaccio, come ci ha spiegato, si gioca con una mazza specifica e una pallina molto simile, per esempio, a quella da golf. Questo è uno sport antico e ci giocavano i bambini con strumenti che possiamo definire antenati di quelli di oggi. Ovviamente non è uno sport così facile ma con passione e impegno può diventare uno sport non così tanto difficile. L’obiettivo di questo sport è mandare la pallina nella porta per segnate più punti. Si gioca con due formazioni di 11 giocatori per squadra e in panchina 5 elementi e può essere giocato sia da ragazzi che da ragazze.

Di Marta Liguori, immagini a cura di Alice Pagliarini

giovedì 8 marzo 2018

Nel gelo ucraino la Roma prova a vincere



Cronaca di un mercoledì di Champions

Formazione Shakhtar (4-2-3-1)
Pyatov; Butko,Kryvtsov,Rakitskiy,Ismaily; Stefanenko,Fred; Marlos,Taison,Bernard; Ferreyra.
Formazione Roma: (4-2-3-1)
Alisson; Kolarov, Fazio, Manolas, Florenzi; Strootman, De Rossi; Perotti,Nainggolan,Under; Dzeko.
La partita si fa  molto interessante, la Roma si rende subito pericolosa su calcio d’ angolo, prima con Dzeko e  poi con Fazio. La Roma soffre sulle fasce, Dzeko si guadagna un'altra ghiotta palla gol, però manca la porta. Al 40’ Dzeko diventa assistmen e serve davanti la porta under che la butta dentro, il portiere Pyatov non può nulla davanti alla giovane promessa calcistica. Nel secondo tempo lo Shakhtar si fa subito sotto e prova un tiro che non può impensierire il portiere giallorosso Alisson. Al 51’ c’è il pareggio dello Shakhtar  con Fagundo Ferreyra, grazie allo sbaglio incredibile di Florenzi che poi cambierà tutto il corso della partita. La Roma comincia a soffrire e arriva anche il 2-1 dello Shakhtar, quando i giallorossi concedendo una sciocca punizione al limite dell’ aria e Fred, al 70’, non perdona. Fino al novantesimo la partita resta sempre  equilibrata. All’ ultimo minuto la Roma prova un assalto ma non combina niente. Questo è l’ultimo atto della partita perche’ lo Shakhtar Donetsk vince di misura, dopo aver rimonato lo svantaggio iniziale. La squadra di Di Francesco nella gara di ritorno, che si giocherà all’Olimpico il 13-3 , cerchera di rimontare e portare a casa una storica qualificazione. Non sarà facile, ma nel calcio nulla è impossibile.

DiSamuel Proietti e Manuel Zandoli IB

mercoledì 7 marzo 2018

Roma, Totti “Sono cresciuto nel campo e nel campo morirò...”



Il suo addio è andato a finire sugli schermi di mezzo mondo e ha commosso una città intera. Francesco Totti, a distanza di 9 mesi da quel 28 maggio, sta ancora prendendo confidenza con il ruolo di dirigente della Roma, ma il campo è sempre nei suoi pensieri, soprattutto quell’ultimo anno in cui i rapporti con l’allora tecnico Luciano Spalletti non sono stati molto distesi. Il calciatore afferma che se fosse stato lui il tecnico avrebbe gestito la sua squadra in modo differente. Per lui, però è comunque molto importante l’essere riuscito a diventare dirigente con lo spirito giusto e con l’armonia e l’intelligenza di una persona grande.
“Sono cresciuto nel campo e nel campo morirò” ha detto l’ex numero 10 della Roma in un'intervista.
Totti ha vissuto un calcio d’altri tempi e sicuramente ha compiuto sacrifici anche di fedeltà per la maglia che lo ha fatto diventare un campione. Nella sua nuova veste da dirigente è a contatto con la squadra, fa da tramite tra spogliatoi e dirigenza ma, per il momento, non si preoccupa del mercato.
“Se dipendesse da me, spenderei le cifre più alte per dei giocatori più forti. Questo l’ho sempre detto e continuerò a ripeterlo sempre. Però il presidente deve mettere un budget a disposizione e in base ai soldi disponibili dovremmo creare una squadra. Ma in questo mercato pazzo? Io costerò 200 milioni!!”.
Totti, in carriera, ha vinto decine di riconoscimenti, uno scudetto e un mondiale ma il “Pallone d’Oro” non è mai arrivato: “è stata la cosa che mi è mancata personalmente . Giocando con la Roma sapevo di avere meno possibilità di chi gioca con il Real Madrid, Juventus, Milan... in quanto loro hanno più visibilità in campo internazionale.”
Infine il calciatore ha affermato che l’offerta di lasciare la Roma più “conveniente” è stata nel 2003/04 per il Real Madrid. Ma lui fece una scelta ben precisa cioè rimanere sotto una sola e unica maglia e per lui questo era importante
“Per la Roma ho dato il 101%, perché ho messo la squadra davanti a tutto, davanti a me, alle cose personali, alla vita privata”
                                    “Per me la Roma sarà tutto!”
Kevin Szewczyk 2^B


domenica 4 marzo 2018

I PIU’ FORTI FANNO LA DIFFERENZA



I PIU’ FORTI FANNO LA DIFFERENZA
I  GIOCATORI SIMBOLO NELLA STORIA DEL CALCIO
I TOP 5
  
Ci sono dei giocatori che penso siano e lo saranno per sempre i più forti, i più importanti, i più eroici,nella storia di tutto il calcio.Io ancora  non ero nato ma ho visto  vari video. Il primo giocatore è un vero campione, e si chiama Yuri Djorkaeff ,ed è stato un centrocampista molto bravo, e fu lui che per la prima volta fece la rovesciata,da nessuno ancora mai eseguita. Lui è abbastanza alto,circa 1.85 con capelli castani ed occhi scuri.
Il secondo giocatore è Diego Armando Maradona,lui giocava nel Napoli  e ha fatto 115 goal in soli 2 anni. Lui faceva l’attaccante , smarcava  tutti e segnava sempre. Ha capelli neri e ricci, e occhi marroni.
il terzo giocatore è Pelé, lui aveva un vero talento per il calcio, ha fatto tantissimi goal, lui era un bambino adottato, la sua famiglia era povera ,poi per aiutarli economicamente,incomincio a giocare a calcio diventando ricchissimo e famosissimo in tutto il mondo. Era mulatto,capelli neri e corti e occhi maroni.
Il quarto giocatore è Van Basten ,e lui invece è il giocatore che ha fatto il goal più bello di tutti i tempi,ha segnato da fuori area di “scorpione”.Ha capelli castani lunghi ed occhi marroni.
L’ultimo giocatore cioè il quinto, è Roberto Carlos,lui è un giocatore particolare, perché le punizioni invece che dal lato sinistro della palla o dal lato destro,le eseguiva tirando in verticale e tirava ad una potenza di circa sessanta all’ora. Tutti questi giocatori hanno un talento, ed ora hanno circa 50 anni.Loro sono veri calciatori,i più forti.    
   
SAMA’ SIMONE IIF


venerdì 2 marzo 2018

Mettersi i guantoni IL KICK-BOXING



Mettersi i guantoni  IL KICK-BOXING

Uno sport che aiuta a sfogarsi
Consiglio a tutti coloro che non hanno modo di sfogarsi oppure vittime di bullismo,di praticare questo sport. Il kick-boxing infatti è uno sport basato sulla difesa e sullo sfogo.
Io non sono vittima di bullismo ma essendo una persona sensibile,non mi sfogo benissimo e quindi il 3 maggio del 2017 i miei genitori decisero di iscrivermi ad una scuola di kick-boxing e da quel giorno in poi non ero più la ragazza sensibile che non riusciva a sfogarsi.
Questo sport richiede molti sforzi fisici ma anche mentali, ad esempio il mio maestro quando mi alleno, sapendo che il mio idolo è Mike Tyson, vedendomi arrendere durante l’esercizio faticoso mi dice:<<Pensa che facendo questo allenamento potrai diventare come il tuo idolo>>e questa semplice frase mi aiuta a non mollare MAI.
Ricordo ancora il mio primo giorno in palestra, ero ansiosa perché avevo paura di prendere qualche cazzotto in faccia ma fu tutto l’esatto contrario.Il primo giorno,il maestro mi fece combattere con due maschi e li misi inaspettatamente KO e questo fu il mio primo giorno di SFOGO.
Alle elementari mi prendevano in giro per la mia altezza, perché ero bassa e mi tenevo tutto dentro,fino al giorno del mio primo allenamento di kick-boxing
L’allenamento dura un’ora dalle 18:30 alle 19.30 e quell’ora è faticosissima!!!!

SCACCHETTI AURORA IIF


martedì 20 febbraio 2018

A.S.D pomezia rugby LIONS



Sono un ragazzo di 11 anni pratico il rugby da 3 anni e mezzo nella società del Pomezia rugby  e sono capitano della mia squadra dell'under 12. All’ ultimo torneo di domenica mattina siamo arrivati terzi su nove squadre. In quel torneo ho fatto 5 mete. In tre anni e mezzo ho fatto 120 mete. So bene che non è la cosa più importante fare le mete ma l'emozione che provo ogni volta è indescrivibile. Mi piace questo sport perchè mi sfogo contro le altre persone ma soprattutto perchè ci si diverte.
Alla fine del primo e secondo tempo, c'è anche il terzo tempo. Il terzo tempo consiste nel mangiare con i compagni e  con gli avversari, in un unico tavolo. Durante gli allenamenti se ridiamo e scherziamo ci fanno fare molta atletica, perchè vogliono che facciamo i seri, pretendono tanta disciplina.
Questo sport non è per tutti, non è per gli egoisti, non è per i permalosi, è per chi è pronto a condividere un passaggio con un compagno e per chi è in grado di aiutare un avversario che è caduto a rialzarsi, tendendogli una mano. Io amo questo sport!!!

Matteo Ferretti e Jonathan di Paola 1 E

domenica 18 febbraio 2018

La scuola di pallavolo



Salve, siamo Catrin e Giulia e facciamo parte della squadra di pallavolo della scuola e vogliamo raccontarvi come è stata la nostra prima partita. La partita si è tenuta il 29 gennaio dove abbiamo gareggiato contro le scuole di Ardea 1 e Ardea 3, due scuole nella vicinanza. Per prima è arrivata la scuola di Ardea 1 verso le 9:40 quando noi avevamo già iniziato a riscaldarci. La nostra squadra è composta da 12 ragazze di varie classi: Giulia (2D), Cristina e Irene (2C) Giulia, Valeria, Catrin (2B), Melissa, Giada (3B) Alessia (3A) Sara (3D) Amani (3C) Valeria (3E).
Verso le 10:20 è iniziata la prima partita  contro Ardea 1. La partita è durata 2 set, ma comunque era vinta a tavolino perché dovevano essere minimo 10 ragazze  per poter gareggiare. Questa è stata una delle partite più semplici mai giocate perché quelle ragazze non avevano mai fatto una partita a pallavolo e noi comunque un po’ di esperienza già la avevamo. Abbiamo iniziato a giocare il primo set questa formazione: Amani, Melissa, Giada, Cristina, Giulia e Valeria. Facendo i primi 3 giri in battuta , siamo arrivate al punto dove doveva andare in battuta Amani. Lei iniziò a fare punti su punti, arrivando così a quei fatidici 25 punti. Noi che eravamo in panchina eravamo già più tranquille vedendo come avevano giocato il primo set. Entrammo in campo con la squadra formata da: Giulia, Catrin, Valeria, Sara, Giada, Alessia. Abbiamo iniziato a giocare molto tranquille arrivando così di nuovo a 25 punti, vincendo entrambi i set e vincendo così la partita.
Per iniziare la seconda partita abbiamo aspettato  circa 5 minuti, per far riscaldare le ragazze dell’Ardea 3, ma il problema è che quelle ragazze erano abbastanza brave. Abbiamo iniziato il primo set con la stessa formazione della partita precedente, cercammo di tenergli testa ma alla fine non ci siamo riuscite e così abbiamo perso il primo set tra attacchi, ricezioni e palleggi. Mentre parlavamo con la professoressa di educazione fisica abbiamo scoperto una cosa che ci ha fatto cambiare la partita: in realtà questa partita era già vinta a tavolino perché loro erano meno di 10.
Siamo rientrate in campo tranquille, sicure che ormai non avevamo più pesi addosso. Abbiamo iniziato a giocare il meglio che potevamo ma non riuscendo comunque a vincerlo. Tornate in panchina abbiamo iniziato a parlare e ci siamo messe in cerchio a cantare : “TANTO ABBIAMO VINTO” è stata una delle scene più divertenti della storia, nel frattempo stavamo guardando la faccia delle nostre avversarie ed erano piene di rabbia, essendo consapevoli che stavamo dicendo la verità.

Prepelita Catrin, Giulia Nowakowicz  (2B)

venerdì 9 febbraio 2018

IL GIOCO CHE DAL 2005 AL 2018 HA FATTO APPASIONARE TUTTO IL MONDO


                                    


IL GIOCO CHE DAL 2005 AL 2018 HA FATTO APPASIONARE TUTTO IL MONDO
FIFA 18
IL CALCIO NELLA TECNOLOGIA
Oggi vi voglio parlare di un gioco , ho scelto FIFA 18 perché mi appassiona molto e anche perché parla di calcio, a me  piace molto perché ho visto la prima volta  il pallone quando avevo solo circa 12 mesi , ancora oggi lo pratico, che ho 12 anni e lo faccio da  8 anni.
Questo gioco lo ha creato un giovane signore di circa 30 anni nel 2005 fino ad arrivare alla versione 2018, per le piattaforme play station, Nintendo , PSP, x box e Wii . In questo gioco si gioca in 1-2-3 fino ad arrivare a giocare in 4 persone o in funzionalità multi giocatore cioè online con altre persone sparse in tutto il mondo, naturalmente che lo abbiano anche loro questo gioco.  Su questo gioco ci si possono fare carriere, tornei, campionati,calcio mercato, cioè trasferimenti dei giocatori in altre squadre e puoi impostare vari tipi di modalità; tiro più forte,grafica e altre cose.E allora che aspettate,giochiamo tutti insieme!
SIMONE SAMA’  IIF

IL NAPOLI IN VETTA ALLA CLASSIFICA



Dopo anni di campionati in ombra finalmente il Napoli è in vetta alla classifica con un punto di vantaggio sulla Juventus.
Grazie al modulo di gioco adottato da Sarri il Napoli riesce a imporsi ottenendo ottimi risultati e un gioco spettacolare.
Alla terza giornata di ritorno il Napoli ha totalizzato 57 punti, seguito dalla Juve con 56 e più distaccata la Lazio con soli 46 punti.
A contribuire allo splendido rendimento della squadra partenopea sono le prestazioni del bomber Mertens soprannominato “trilly” e il mitico Insigne.
A tifare per la squadra campana ormai è tutto il sud Italia perché da anni lo scudetto è stato conquistato dalle squadre del nord.
Quest’anno il Napoli cercherà di portare a casa il tricolore, cosa che non faceva dal 1990, quando Diego Armando Maradona, uno dei giocatori più forti al mondo riuscì a conquistare il secondo scudetto per la squadra partenopea.
A questo punto non possiamo fare altro che dare un grosso in bocca a lupo alla squadra campana e a tutti i suoi tifosi.
Io da grande tifoso del Napoli non posso che gioire e sperare di festeggiare alla grande vittoria finale.

Daniele Filograna 2 E

lunedì 6 giugno 2016

JUVENTUS PENTACAMPIONE!


All’inizio della stagione i bianconeri si sono ritrovati in netta difficoltà perdendo 1-0 contro l’Udinese in casa. Successivamente perse anche la partita contro la squadra rivale principale, cioè la Roma, giocando come ospiti e perdendo la seconda partita di fila per 2-1. Con gli arrivi di Juan Cuadrado ed il ritorno dall’infortunio di Sami Khedira, la Juve sembra essere rinata dopo il derby contro il Torino per 2-1 con il goal proprio del nuovo arrivato Juan Cuadrado al 94’ minuto. Da lì la Juventus ebbe più fiducia in se stessa, ritornando alla sua solita forma della stagione precedente. Pian piano dal terzultimo posto la Juve cominciò a rimontare con poca difficoltà fino a superare Milan, Lazio, Fiorentina, Roma, Inter e Napoli. I bianconeri scavalcarono il Napoli vincendo in casa per 1-0; la Juve vinse il campionato già alla terza partita dalla fine perché stava con diversi punti di vantaggio irrecuperabili per queste squadre rimanenti. La Roma vincendo 1-0 in casa contro il Napoli diede il titolo alla Juve. I calciatori bianconeri cominciarono a stappare lo spumante senza neanche farsi la doccia e cominciarono a festeggiare. Facciamo i nostri complimenti alla Juve per la sua incredibile rimonta e per il suo trentaquattresimo scudetto nella sua storia e il quinto scudetto di fila!
Alanei, Tavelli 2B

venerdì 15 aprile 2016

CANDIDATURA DI ROMA OLIMPIADI 2024


I Giochi Olimpici o Olimpiadi sono un evento sportivo quadriennale (cioè si svolgono ogni quattro anni). La fondazione risale al 1896 e prevede la competizione tra i migliori atleti del mondo in quasi tutte le discipline sportive. Le Olimpiadi possiedono una bandiera, formata da cinque anelli intrecciati che rappresentano i cinque continenti.
Oltre alla bandiera, hanno anche un motto: CITIUS, ALTIUS, FORTIUS (più veloce, più alto, più forte) ed ogni edizione si svolge in un paese diverso. Quelle di quest’anno si svolgeranno a Rio de Janeiro, in Brasile. In tutto, le discipline sportive sono 28, per ognuna di essa gli atleti che si aggiudicano il primo, secondo e terzo posto ricevono una medaglia; al vincitore va la medaglia d’oro, al secondo classificato quella d’argento, al terzo quella di bronzo. Per ogni edizione delle Olimpiadi, molte città importanti si candidano.
E’ già stata scelta la città in cui si svolgeranno quelle del 2020 (Tokyo) e l’anno prossimo si deciderà quale ospiterà quelle del 2024. Le città candidate sono: Budapest, Los Angeles, Parigi e Roma, che il presidente del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) ha definito “una candidata forte e apprezzata”. La candidatura della città di Roma è stata annunciata dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il 15 Dicembre 2014. E’ stato anche annunciato che, se dovesse essere scelta, le gare di vela avranno luogo a Cagliari, in Sardegna. La città non ospita i Giochi dal 1960, si è candidata per le Olimpiadi del 2004, dove è arrivata al secondo posto, mentre la candidatura per quelle del 2020 è stata ritirata dal governo Monti a causa di mancanza di strutture adeguate.

Il Colosseo ospiterà la sfilata dei vincitori, i Fori Imperiali saranno il traguardo della prova ciclistica, il Beach Volley si terrà al Circo Massimo, il tiro con l’arco ai Fori Imperiali e la marcia e la maratona arriveranno all’Arco di Costantino. Verranno trasmesse in Cina, Giappone, Corea del Nord e del Sud, USA, e, ovviamente, in Italia sulla rete Rai e su Rai Sport.

lunedì 11 aprile 2016

SERIE A 2015/2016 giornata 30


La 30 giornata si è conclusa con dei risultati stabili: PALERMO-EMPOLI 0-0 è stata abbastanza equilibrata anche se la vittoria sarebbe andata al PALERMO perché ha avuto più possibilità di vincere la partita.
ROMA-INTER 1-1 è stata una partita sfortunata per la ROMA perché ha sprecato un sacco di occasioni davanti alla porta soprattutto EDIN DZEKO pagato per bene ma non mostra nessun talento all’ interno della squadra giallo rossa.
LAZIO-MILAN 1-1 la partita non è andata come si pensava perché è stata una partita migliore di quello che si presumeva con i goal di BACCA e PAROLO e sono stati goal fantastici.
SAMPDORIA-CHIEVO-VERONA 0-1 questa partita è stata equilibrata fino a quando il CHIEVO-VERONA ha sbloccato il risultato riuscendo a non subire goal fino alla fine.
NAPOLI-GENOA 3-1 partita più tosto eccezionale per il NAPOLI soprattutto per HIGUAIN detto il “PIPITA” che riesce a fare una doppietta splendida, ma il GENOA riesce a mettere in rete un pallone grazie al giovane RINCON  e chiude con una rete splendida il giovane JORGINHO che si sta dimostrando un ottimo giocatore per il NAPOLI.
FROSINONE-FIORENTINA 0-0 è stata una partita per la FIORENTINA molto sfortunata perché il FROSINONE non ha fatto altro che difendersi però la partita è finita in pareggio, per la FIORENTINA non è molto favorevole per la classifica.                                                  

                                                                       Giovanni Ministeri, Matteo Foica

sabato 9 aprile 2016

RACING CLUB-POMEZIA


Questa partita è risultata molto difficile per gli esordienti 2003 giocata in casa per gli ultimi si era sperato che vincevano ma non fu così infatti la partita è stata pareggiata grazie alla fascia del Pomezia. Ci sono stati infortuni per i giocatori del racing infatti un dei giocatori ha rischiato di rompersi la caviglia a causa del difensore centrale numero 8 del pomezia. Al primo tempo l’ attaccante numero 9 sull’angolino basso destro. Dopo al secondo tempo nessuno è riuscito a fare gol. Ma al terzo tempo il Pomezia è riuscito a fare gol. Del tutto c’ è stato molto gioco di squadra in entrambe le squadre. Il risultato è stato 1-1.

                                                                                                                                                     MATTEO FOICA