La
notizia della scomparsa di Fabrizio Carlomosti, 31 anni, ha sconvolto gli animi
di ognuno di noi nell’I.C. Ardea II. Lavorava da poco con noi come professore
di Matematica e Scienze. Ragazzo sempre sorridente, molto discreto e
professionale, aveva accettato presso il nostro Istituto 5 ore di supplenza settimanali
su allattamento. Veniva da Roma per una sola ora di lavoro giornaliera, per
poco più di 15 euro, soldi che servivano a stento per recuperare quelli spesi
in benzina. Era un ragazzo brillante, laureato in biologia con un dottorato e
due post-dottorati alle spalle, ma un tragico incidente stradale, mentre veniva
al suo posto lavoro, ha messo fine ai sogni e le speranze chiuse nel cassetto.
Certo! Chissà se la notizia è arrivata ai piani alti del Ministero, chissà se
il Ministro sa che un suo dipendente è morto per andare a lavorare per una sola
ora di lezione mentre altri dipendenti pubblici timbravano un cartellino per
poi svignarsela in altri lidi. Ed il povero Fabrizio! Fabrizio era uno stupido
che per conquistare qualche “punticino” in graduatoria, dopo una carriera
accademica brillante, ogni giorno partiva da Roma per arrivare puntuale da noi.
Il 29 ottobre Fabrizio non è mai arrivato, la sua luce si è spenta sulla
strada centrale di Tor San Lorenzo, nell’indifferenza di molti e nello sgomento
di tanti altri, l’Ardea cinerea si è
trasformata in Ardea funerea. Cosa penserà
la famiglia di questo Stato Italiano, chi lo spiegherà alla madre che il figlio
a lavoro non è mai arrivato, che tranne qualche giornalino locale nessuno ha
parlato di lui, dei suoi sacrifici, della sua speranza di diventare un
professore di matematica e scienze non più precario. Il suo sacrificio resterà
nei nostri cuori un esempio da tenere sempre stretto per svolgere al meglio la
nostra professione, ai poveri familiari va tutto il nostro cordoglio.
Il personale dell'I.C.Ardea II